venerdì 24 settembre 2010

La Pettirosso.



.. volevi le ali.. e le hai avute proprio quando le hai desiderate senza riconoscerti allo specchio.

Eri partita da lontano piccola Pettirosso, non so neanche da che posto venivi, non ho mai capito dove volevi arrivare.. ma nonostante tutto, ti ho fatto compagnia nel tuo lunghissimo viaggio mentre t' aspettavo qui, sul gradino del portone di casa, seduto lì dove tutto era incominciato e dove ora tutto è finito.
Nel tuo viaggio hai visto luoghi, conosciuto Esseri, sempre più spesso ti fermavi a riposare le tue ali mentali, ed ogni volta ti scrollavi di dosso le gocce d' umidità lasciate da chi ti aveva voluto bene, poi, ripartivi... forte ma senza te stessa piccola Pettirosso, perchè nel volare spesso incontravi nuvole che oscuravano il cielo rendendolo un unico mantello grigio pronto a ricordarti che il tuo volo sarebbe stato tutt' altro che facile, ma tu.. andavi avanti, sapevi che prima di arrivare alla tua meta utopistica avresti dovuto fare un ulteriore tappa, questa.

.. volevi le ali.. e ti hanno portato più lontano di quanto immaginassi, ora sei libera piccola Pettirosso, le tue ali ora sono vere, sono quelle che non spiumeranno mai, sono quelle che non si stancheranno mai, sono quelle che ti porteranno ovunque in un istante.. sono quelle che ti hanno portato il più lontano possibile da me.
Non importa... l' importante è che eri arrivata fin qui, e tanto è bastato per vederci e capirci in modo incomprensibile.. come sempre.

Buon viaggio piccola Pettirosso... libera come non mai.

Note:
1)tengo a precisare che aver trovato questo Pettirosso sotto casa davanti al portone di casa è stato fulminante per me.. che ci crediate o no, ha un senso !! ma qua la storia si farebbe lunga.
2) Dopo lo "scatto" ho dato ovviamente degna sepoltura al piccolo Pettirosso, partito davvero da chi sa dove.. per arrivare fin qui, per aprirmi una "nuova porta"!

3 commenti:

Rita ha detto...

Commovente!
Così è la vita: ti dà e ti toglie.
Questo post mi fa dire e riconoscere un mio bisogno vitale:
vorrei anche io volare,idealmente ,come un uccello,come un pettirosso...per provare il mio 'senso' di libertà-limitata.
Penso che anche gli uccelli ,che ci danno inizialmente l'idea della libertà,a loro volta sono esseri limitati dal loro contesto e dal loro habitat.
Come riconoscere ,affermando ciò,che così è...è la vita,è il vivere:un mix di libertà-limitazioni.
E'così,che lo si voglia o no,oltre la propria libertà...il limite.
Salutissimi

Sarah ha detto...

Non le posso vedere le foto così, lo sai che sono sensibile all'argomento "animali"... ma dietro c'hai ricamato un pensiero favoloso e allora, un pò di tristezza è andata via. Ciao Mao!

paranhouse-hurt mao ha detto...

X Rita: ... adoro guardare i gabbiani volare, più in generale.. mi piace vedere volare i volatili, e sappiamo tutti che le ali sono sinonimo di libertà, anche se, le ali vere le abbiamo sotto pelle, che non si vedono, e spesso rimangono chiuse... ma non sempre, a volte... a volte liberano proprio l' anima da ogni riflesso indesiderato.

a presto Rita.

X Sarah: mi aspettavo un commento del genere sull' argomento Animali, ma almeno stavolta non dovrebbe essere colpa di nessuno credo, l' ho trovato così, senza ferite visibili, era lì, con quel "significato" che per me è stato DE-VA-STAN-TE !!.... e non sai quanto mi è dispiaciuto vederlo.. i Pettirossi poi, non sò perchè, ma mi hanno sempre fatto tenerezza con quel musettino cicciriccino... e poi c' è la "filosofia" del Pettirosso che è poesia, più o meno.

ciao e scusa per "l' immagine" forte.. non volevo rattristarti, un abbraccio SarahMaraptica.