mercoledì 24 luglio 2013

... come sempre......



... eri piena, come sempre, di te stessa...
... eri lontana, come sempre, 384.400 km, e forse non saranno mai abbastanza...
... ed Io ero laggiù, come sempre, a guardarti da lontano.. sempre più da lontano, con la mia "finestra" che diventava sempre più Brace.. sempre meno carne, sempre di più Vago..

... eri così piena e così lontana che non sentivo nemmeno più il tuo odore, non vedevo più il rosa delle tue labbra.. il colore dei tuoi "tombini"... non sentivo più nemmeno il desiderio carnale di te..
.. per fortuna che dopo la Brace non c'è niente.... meglio stare sul Vago... come sempre....

mercoledì 10 luglio 2013

.. quell'ultima battaglia......



... eri andato in guerra tante volte, forse troppe volte per quello che valeva la pena di proteggere, ma credevi in quell'ideale.. in quell'idea di completezza che andava difeso fino alla morte.
... eri partito quell'ultima volta sapendo che non saresti tornato vivo, perchè sapevi che la tua lancia era più corta di quelle del tuo nemico.. sapevi che il tuo scudo era troppo debole per parare tutti i colpi senza che esso di frantumasse colpo dopo colpo.. sapevi che le tue gambe erano stanche e non ti avrebbero retto in piedi ancora per molto.. sapevi che il tuo respiro era sempre più affannato.. sapevi che i tuoi occhi stremati pregavano Morfeo di abbandonarti per restare sveglio almeno fino alla fine.. sapevi che stavi dicendo addio ad ogni fendente che riusci a dare, perchè, non potevi sapere se saresti stato altrettanto veloce quanto il tuo nemico.
... hai combattuto contro il Niente per difendere il tuo Niente.. e il Niente più il Niente portano al Niente, inevitabilmente. Perchè subisti già due umiliazioni, la prima in pubblica piazza, l'altra in privata piazza interiore.
... eri andato in guerra già ferito, sanguinavi.. sanguinavi da anni ormai, ma chi poteva curati le ferite era sordomuta.. non ti vedeva, non ti sentiva.. ed è proprio per la sua libertà, per il tuo senso di inutilità che, che ad un certo punto hai lasciato che le tue braccia si stendessero lungo i fianchi del tuo corpo informe e polveroso, hai lasciato che il tuo ultimo respiro se la prendesse comoda nel riempire i polmoni, d'altronde era l'ultimo.. lo volevi sentire bene quel sorso d'aria riempirti il petto, e poi...
... poi una sagoma scura, il bagliore del Sole sulla lama della punta della lancia.. la lancia del nemico, avevi avuto giusto quel micronano secondo di tempo e lucidità per capire che lei, la lancia, sicura e decisa penetrasse fortemente e senza pietà in mezzo al tuo sterno, e spacca tutto, non ci sono sopravvisuti la dentro, risuonano solo le urla della vita che si contorce mentre sgorga fuori sotto forma di sangue impazzito.. a sfinirsi.
... in un attimo il fiato e spezzato, l'attimo dopo sentisti che quell'ultimo respiro se ne andava lento.. più lento di come era entrato, come se volesse uscire in punta di piedi per non farsi sentire, non dare fastidio insomma, e tu.. franando a terra come una statua d'argilla, lasciasti il tuo Niente al Niente.. l'hai difeso tante di quelle volte che era davvero la fine quella, lo sapevi.. ma eri voluto pertire lo stesso per quella guerra fatta di continui addii silenziosi in mezzo a tutto quel rumore..
... era la fine, punto.
.. qualcun'uno che ti conosceva pensò bene di metterti due monete sugli occhi per l'ultimo viaggio.. in modo che Caronte ti potesse portare nell'oscurità nell'Ade, magari a ritrovare quella persona che in sua Vita ti diede la tua Vita.

martedì 9 luglio 2013

"Occhiali Ortopedici !!".. (2)



"perchè lo devi vedere dove li metti i piedi quando cammini..."

... perchè poi, succede, che evitare gli ostacoli porti ad inciampare al passo successivo, e poi, solo quando ti ritroverai con la faccia a terra.. nella polvere, solo allora ti renderai conto che vedere dove si mettono i piedi, vuol dire anche fare piccoli passi, sicuri o incerti che siano... e badare bene ai futuri ostacoli.
... ma vuol dire anche avere il coraggio di farli quei piccoli passi.. spesso incerti, per l'appunto, perchè fare quel passo.. vuol dire andare avanti.. anche contro voglia, lasciando quel momento istantaneo dove il tuo piede è ben saldato a quel posto.. a quel meraviglioso niente che merita di essere lasciato lì... e il passo metterà metri tra voi.. che poi diventeranno chilometri.. migliaia di chilometri.. che alla fine saranno vita tua, di quella che ti spetta di diritto, di quella che ti porterà i piedi a sanguinare a sporcare a ballare saltare calciare bagnare e bruciare.. a volare.. certo, a volare.
... sì, lo devi vedere dove li metti i piedi quando cammini... e se non lo vedi o non lo vuoi vedere.. allora cadi, che te lo meriti, cazzo !!!

mercoledì 3 luglio 2013

.. dolce Fiamma....


... era così dolce quel pensiero, ed era così reale quel calore, racchiuso tra le mani a proteggerlo, era tutto quello che si poteva desiderare.
Ma sappiamo che il calore brucia, fa male, e lascia cicatrici indelebili.
Quella Fiamma aveva l'odore.. quel suo inconfondibile odore, ed era veramente importante poterla ascoltare parlare, vederla muoversi lì davanti e sentire gli occhi brillare all'incrocio dei due sguardi... sentirsi avvolti e compresi allo stesso tempo.. era così dolce quella sensazione....

... poi ti accorgi che quelle mani non sono le tue... quel calore non è per te.. qualcun'altro sta godendo di quelle meravigliose sensazioni.. qualcun'altro si sta emozionando al posto tuo, qualcun'altro sta dando ascolto a quella Fiamma.. e viene a sua volta sentito, mescolato in quella Fiamma straordinaria...

.... era così dolce quel pensiero che... che non poteva appartenere a te.. a voi, era destinato a qualcun'altro, dopo tutto quel tempo che serve solo, alla fine, ai piaceri di qualcun'altro, che quella Fiamma ha voluto per se.
Dicevano che eri freddo, che eri chiuso a volte... ma tu eri semplicemente racchiuso in quella Fiamma che ti faceva essere una persona migliore nonostante le bufere di neve che a volte vi circondavano...

... dare un senso alla propria esistenza è roba da chi non ha paura di scottarsi.. e l'amore è quell'inferno dolce, paradiso inviolato di caldo evanescente .....