mercoledì 14 dicembre 2011

Corvina & Delicatissima, femminilità.....



... era il 14 Dicembre di una bellissima e caldissima giornata di Sole.. il cielo era di un azzurro piacevolmente arrogante, la temperatura climatica si avvicinava ai 25° all' ombra, l' ideale per una passeggiata ai giardini o in riva al Mare, così decisi di andare sotto casa e rinchiudermi al Bar Mentale per un pò.
Al bancone mi ritrovai su quell' unico sgabello imbarlato e scricchilante.. di quelli che sembrano dover sfasciarsi sotto al tuo peso da un momento all' altro.. ma come sempre ha resistito, resisterà.. è di fibra buona questo sgabello.
Tra il vociare dei soliti quattro clienti fissi e la poca luce che entrava dai finestroni sempre opachi di polvere scorsi una figura nuova, era seduta lì, sullo sgabello che noi chiamiamo "regale".. perchè è effettivamente l' unico che non ha acciacchi e non tossisce scatarrando. Questa figura.. aveva i capelli neri Corvino che le coprivano il volto come fosse un sipario.. chissà quale opera teatrale si nascondeva dietro quei tendoni di velluto nero... ma in effetti qualcosa brillava, ci misi qualche secondo a mettere a fuoco quell' immagine e.. ed era la sua mano che giocava con il ciondolo che portava al collo... se lo rigirava tra le dita come una monetina che prendendo luce dai candelabri del locale (perchè al Bar Mentale si usano solo candele per l' illuminazione visiva) alternava momenti di brillantezza a oscurità argentata.
La cosa curiosa fù, che non mi resi conto che la figura era femminile fino a quando non avvicinò il ciondolo alle labbra.. labbra di Donna, labbra ne sottili ne carnose.. erano labbra morbide, semplicemente morbide, che si sposavano bene con quelle dita.. con quel ciondolo che ricordava un amore finito, oppure un amore appena sbocciato e la sua serietà era dovuta alla mancanza, presente, in quel momento della persona amata; ovviamente nel dubbio rimasi al mio posto continuando a sorseggiare la mia bevanda piuttosto che andare lì a fare conversazione con una persona che aveva tutta l' aria di voler restare nel suo mondo.
Dopo pochi minuti la porta d' ingresso del Bar si aprì, lentamente.. con un certo timore direi, e si affacciò all' interno una nuova, un' altra figura femminile Delicatissima.. vide la figura corvina al bancone, le si avvicinò e posò la sua piccola mano sulla sua spalla, la Corvina si girò.. impassibile, si guardarono serie per qualche istante, poi.. la Corvina si lasciò baciare dalla nuova figura appena entrata abbandonandosi ad un abbraccio profondissimo come gli abissi dell' Oceano.. sciogliendosi in quel bacio passionale sfociato in "animaleria" dovuto dalle loro lingue prepotenti che si cercavano avidamente come le loro mani sui loro seni e sui loro fianchi... per poi finire così com' era incominciato tutto.. con un bacio tenero e semplice.
La figura Delicatissima.. con altrettanta delicatezza.. lasciò scivolare la sua mano sotto la gonna della Corvina che nel frattempo aveva riportato tra le labbra ancora una volta quel ciondolo, così, forse a dimostrazione che l' altra era presente nel petto quanto sulle sue labbra.. quanto sotto la propria gonna dove le dita della Delicatissima avevano già superato l' ostacolo dello slip e le facevano sentire quanto Donne fossero loro due insieme, il tutto guarnito dai rantoli di piacere che echeggiavano finemente nel locale.
Passarono ancora una decina di minuti, poi, tutto finì in un altro abbraccio liberatorio della Corvina che si abbandonò al collo della Delicatissima che nel frattempo era diventata Durissima in volto... pagarono, uscirono, ed io come gli altri clienti tornammo alle nostre faccende.. chi beve, chi gioca male il carico della "prugna", chi legge il giornale e così via...
Guardai fuori da quei finestroni del Bar.. era il 14 Dicembre.. di una bellissima e caldissima Estate Mentale, quaggiù.. al Bar Mentale.

giovedì 1 dicembre 2011

La Giuria (estranea/assente al processo) esponga il verdetto: "Stronzino" !!



" Solo io posso giudicarmi.
Io so il mio passato, io so il motivo delle mie scelte, io so quello che ho dentro...
Io so quanto ho sofferto, Io so quanto essere forte e fragile, Io e nessun altro. "

(Oscar Wilde)

... perchè a volte, spesso, tengo Aperta la Mente, ma dovrei tenere Chiusa la Bocca.
Questo succede quando ti accorgi di aver detto le cose giuste al momento giusto, perchè dire le proprie verità io la chiamo Onestà e Rispetto per chi ho di fronte.. per qualcun' altro no.. infatti mi son beccato un: "eeeh.. ma tu hai fatto lo stronzino!!"... strano.. avevo espresso un mio parere.. peccato che le code di paglia siano più numerose dell' intera popolazione cinese.. nel mondo!!
... e comunque non devo dire alle persone quello che vogliono sentirsi dire.. ma quello che devo o posso dire.

Ci sono tanti/e furbi/e.. e altrettanti/e coglioni/e in giro che pur di ottenere o di sentirsi unici preferiscono umiliare la loro anima... bè, preferisco essere uno stronzino che un paraculo...

Mi sento giudicare da persone incoerenti con se stessi/e (perchè ho avuto modo di verificare di persona questa cosa).. e glielo dico pure che sono incoerenti spiegandogli anche cos' hanno fatto di incoerente, ma sapete cosa fanno loro?!?.. mi sorridono, e mi guardano con quell' aria da chi se ne frega, con la superficialità che si attacca al loro volto come un' Edera.. e sembra che tutto sia normale per loro... allora penso che faccio bene a tenermi le cose dentro, che non tutti meritano rispetto, che la mia voce sia solo un sibilo fastidioso che fischia tra le crepe di una porta di legno vecchissima, penso che certe persone mi giudicano e non sanno giudicarsi, loro non sanno chi sono e da dove vengo, e non sanno nemmeno dove si poteva andare insieme... non lo sapranno mai a questo punto...

Fortunatamente ho un serbatoio infinito di Energia di riserva, quindi, andrò oltre anche sta volta... perchè certe situazioni mi lasciano un pò di vuoto, ma come diceva Freccia(all' incirca): ".. il rock'n'roll, qualche amichetta, le stronzate con gli amici.." ... quel vuoto lo colmano bene e ne son contento... tanto, non è e non sarà tutto quì... le porte sono sempre aperte a casa mia, per chi d' ora in poi saprà ascoltare i miei silenzi.