mercoledì 26 dicembre 2012

.. questo perdersi......


.. prendi una direzione, pensa che sia veramente a senso unico.. come se non dovessi tornare indietro.
.. trova la forza di guardare ancora in alto, senza paura di ritrovare quel cielo sempre più nero, al quale ti sei abituato a doverci combattere.
.. pensa, se puoi, che stai lavorando per te... che il tuo esistere è quello che riesci a sconvolgere ogni volta che le cose non girano...
... doversi mettere su di una strada, a volte già intrapresa, aiuta a resistere, a fragarsene, nonostante il tuo mondo sia altrove, dove il tuo valore diventa Oro, Oceano, Respiro vitale... anche se sai che è altrove, rimettersi su quella vecchia strada ha un suo perchè, ha quel sapore di polvere metallica nella bocca, una bocca stanca complice di una testa stanchissima, ma pur sempre in continuo movimento.. a perdersi nelle vecchie glorie di sorrisi a denti stretti.. di sorrisi che fanno sorridere, che fanno camminare, viaggiare.. in quella strada a senso unico, sotto quel cielo sempre più in debito con te.

mercoledì 5 dicembre 2012

Bisogna tornare, per capire di essere andati via.


... si dice spesso che: quando si parte, non bisogna pensare a quale sia la destinazione finale.. ma bisogna viversi il viaggio.

.. perchè dovrebbe essere quello che ti porta fondamentalmente alla fine di un viaggio, il viversi il tragitto e scoprire il nuovo.. e poi il nuovo nel vecchio e il vecchio nel nuovo... fare nuove esperienze, parlare con gente con storie e culture diverse, ascoltare musiche nuove, sentendo nuovi freddi e nuovi caldi, sentendo l'odore di un Mare o di un Oceano.. di un prato erboso o di un bosco di conifere godendo nel silenzio le meraviglie della natura davanti ad un tramonto o vedendo scorrere l'acqua del torrente... vivendo quel tragitto giorno per giorno, e ritrovarsi alla fine in uno straordinario Inizio.

.. ma io quel viaggio me lo sono dormito tutta la notte, e al risveglio all'alba non ero arrivato da nessuna parte anche se ero a 4.811 km da casa... lì ai piedi del letto.
Allora ho preso su il mio bagaglio... sono sceso dall'autobus, mi sono guardato intorno e ho cominciato da lì a godermi il viaggio.. da quello che c'era lì intorno, senza più remore, ma godendo di ciò che mi inglobava in esso, in quel momento.. tutto era possibile, con quel pò di coraggio misto paura.. ho iniziato a non pensare più a niente che non fosse il passo successivo del piede.