giovedì 23 febbraio 2012

Ascoltarsi.. e poi Ascoltare, Ascoltandosi a vicenda !!



... e si sta lì, così.. ascoltandosi, sfiorandosi il proprio centro dell' Universo...
Ci sono di quelle volte che ti puoi proprio sentire respirare da dentro, puoi sentire la mano che scalda tutto sotto la superficie del proprio palmo.. come un ferro da stiro.. che però lo senti qualche centimetro sotto pelle, tra carne e ciccia, tra vene e nervi.. tra muscoli e budella...
La sensazione di benessere è assoluta, perchè quando ti tocchi, non hai pregiudizi per le tue imperfezioni o perfezioni che siano, ti senti sicuro/a sotto il tuo tatto, sei tu e te stesso, come due persone in una sola e unica consapevolezza dell' Io...

E a proposito di quelle due persone che sono Uno.. quella mano a volte sta coccolando il suo Nido, quel grembo materno.. dove tutto ha inizio (anche se l' inizio sarebbe un attimo più focoso, diciamo).. è da lì, da quel ventre che si può sentire una nuova vita, il suo crescere, il suo farsi persona.. quella mano di Donna che sa di essere Due mentre si vive Uno.. un solo crescere, "perchè quello che ti cresce dentro, fa crescere anche chi ne è il Nido"(*).

Anche un Uomo potrebbe essere quella mano volendo, sostituirsi a quella della Donna, sulla Pancia di Lei e provare quella meravigliosa sensazione di pelle, di seta, di velluto... a sciogliere quelle iniziali contrazioni addominali da primo contatto.. che diventano morbide Onde dove far navigare le proprie dita in quell' Oceano bollente che stà sempre lì.. appena sotto pelle...
Ma la cosa che più è affascinante è... che anche in questo caso, volendo, anche così, due persone diventano Uno, ascoltandosi senza parlarsi...

Penso che la Pancia.. l' Ombelico.. le Mani.. il Calore.. il Silenzio, siano fondamentali per quel ben citato ascolto del se stessi, che questo avvenga con stimoli personali e interiori o che sia un' altra persona alla quale ci siamo affidati .. oppure che sia una nuova vita ad aprire questa porta... penso che sia geniale il modo che abbiamo di vibrarci come fili d'erba al vento quando le Mani toccano la Pancia e l' Obelico si distende sotto quel Calore Silenzioso che ci squarcia dentro di Pace e Serenità e Consapevolezza.

(*): Ho parlato di come una Donna potrebbe sentire una vita crescergli dentro e del cambiamento che le crea pur non essendo (Io) una Donna, perchè, l' ho vissuto indirettamente (Sorella & Nipote)... le ho ascoltate entrambe, a suo tempo, e l' evoluzione dei corpi ha risaltato la crescita della Donna tanto quella della Persona che le ha vissuto dentro.. "e che oggi di Due Persone.. è Uno"!! (mi sono spiegato mi sembra, credo di sì)!!....

lunedì 6 febbraio 2012

La Favola della Neve e della Luce.



... la Neve vide da lontano quella Luce, cadendo lenta e inesorabile, la vide e decise di andarsi a sdraiare su quella schiena di metallo, ad appoggiare la testa tra scapola e spalla, abbracciando con il suo gelo quella schiena ghiacciata.
La Neve sapeva che oltre quel metallo c' èra una Luce calda che veniva dal suo interno, la percepiva, ma non la poteva avere, quell' istinto che l' attraeva a quel calore sarebbe stata la sua fine... questo lo sapeva la Neve, ma la sua indole le diceva di stare lì, abbracciata a quella schiena ricurva, a voler lasciare fuori tutto e tutti.. bè, ci riusciva benissimo.
La cosa che si chiese la Neve fù: "come può tanta Luce sprigionare tanto calore e riuscire a stare tutto lì dentro senza condividerlo con niente e nessuno?!"... ma non ebbe mai risposta, lei, la Neve.. che si era stretta più che aveva potuto per far sentire il suo abbraccio sicuro e rassicurante.. lei, ad un certo momento sentì le forze venirle meno, e lentamente si lasciò andare, lentamente, si lasciò andare.. e mentre allentava la presa due lunghe lacrime la caddero dal viso.. lacrime cristalline... a lasciare andare quella schiena di metallo e Luce calda che si presero gioco della sua capacità di non mollare la presa fino alla fine delle proprie energie.. quando esausta, scivolandogli accanto, riuscì a vedere negli occhi quella Luce un attimo prima di perdere l' equilibrio.. vide e sentì quel calore.. vide che per assurdo le dicevano: "Io perdono, ma non dimentico... ma a volte, non perdono, e faccio finta di dimenticare".....

Non bisognerebbe mai sottovalutare chi ci sta affianco... perdersi è un attimo, ritrovarsi quasi impossibile.