giovedì 31 dicembre 2009

Allucinazioni !! parte 5.

-"S' è fatta un' ora... dobbiamo andare..."
-"Allora andiamo..."
-"Hai capito almeno dove stiamo andando?!?, perchè io non ne sono sicuro..."
-"No, ma che importa... tanto, da qualche parte s'arriva sempre..."
-"Già... s'arriva sempre da qualche parte...."

(Bar Mentale ; Paranhous-hurt Mao.)

sabato 26 dicembre 2009

Le facce che non possiamo nascondere....

.... quella sera tutto incominciò per una battuta di spirito, ma che ben presto si trasformò in un dibattito acceso ma corretto e..... alla fine....
Mi resi conto che non stavo più cercando il dialogo, fissavo freneticamente con gli occhi tutte le incisioni sul tavolo di legno che sembrava rassegnato a quelle cicatrici di lettere confuse, parole dettate da un' arte chiamata "comunicazione", tra le dita un pazzetto di carta, non facevo altro che torturarlo inconsapevolmente stroppicciandolo e rigirandolo e ripiegandolo... ma non sentivo le sue grida... intanto la persona con cui prima stavo parlando, continuava il suo monologo.....
Il fatto è che mi persi il suo discorso perchè lei aveva perso il mio, "l'incomprensione".. brutta bestia quella!! volevo solo dire che accettavo il suo punto di vista, benchè diverso dal mio, perchè c'era qualcosa di giusto in quel che diceva, ma lei sembrava volermi convincere che il mio modo di vedere stà "cosa" era sbagliato se non la vedevo come lei, e questo mi mise un pò di tristezza, non mi sembrava giusto, perchè se io capivo lei, lei non poteva capire me??... intanto.. la sua voce in sottofondo mi accompagnava in questi malidolci pensieri, come una musica che non ascolti, ma che la senti lì, fino a che... silenzio. Quasi subito mi accorsi di quel silenzio che faceva quasi rumore da quanto non si sentiva niente, mi voltai verso di lei...
-M: "che c'è!?!"
-X: "oddio.. perchè non parli più??".. sgranando gli occhi e stringendosi in un sorriso amaro.
-M: "boh!.. così... perchè??"... cercando riparo in una risposta senza futuro.
-X: "mi fai paura quando smetti di parlare... e proprio quando non dici più niente che parli di più!!"....
Attimi di silenzio accartoccati in un respiro sospeso poi...
-M: "no va bè.. ma che centra adesso... lo sai che sono fatto così...." cercando di buttarmi giù da un terzo piano con parole suicide, o qualcosa del genere.

...sono queste le facce che non possiamo nascondere, quelle che la gente ha il dono di vedere, quelle che sa che ci sono, anche se le camuffiamo... le facce che abbiamo dentro, se uno/a le vuole vedere, le vedrà, ma non è detto che le capirà.

giovedì 24 dicembre 2009

...Giro di Boa.....

Ancora una volta.. mi ritrovo al giro di Boa. Quante volte ancora dovrò spingere quel timone a girare velocemente per riprendere la giusta direzione??!!??!!... non lo sò!!... ma forse è giunto il momento di fermarsi un attimo, voltarsi verso la costa... e di rivoltarsi in avanti e guardare le vele gonfie che risuonano di vento musicale, di lasciare che la barca scivoli via nella direzione migliore per sentirsi impaurita d'avanti all'immensità del Mare... ma con quella sensazione di voler comunque scoprire cosa c'è oltre quella Boa, così, lascio il timone dopo un'ultima esitazione, come se quell'ultima stretta fosse un abbraccio d'addio... e lascio cadere le braccia lungo i fianchi, un respiro profondo e poi via... verso un posto nuovo....
Dopo ore di navigazione, sono avvolto da un paesaggio monotono, Mare verde-blù-grigio, spezzato solo dalle creste spumose bianche di onde agonizzanti... al confine c'è un Cielo che sta appoggiato sul Mare come uno che annoiato si tiene su la testa,gomito appoggiato sul Mare.. mano che gli stropiccia la guancia in nuvole assurde... e aspetta al Bar Mentale che succeda qualcosa... che non succederà mai. Mi volto.. ovunque, e l'unica cosa che vedo è la scia della barca che si dissolve lontano, così lontano che sembra un bel ricordo, allora mi sfugge una smorfia che somiglia ad un sorriso, metto le mani sul timone e immaginando una Boa inesistente, viro bruscamente a sinistra... troppo bruscamente, la barca s'incazza e per dispetto si rovescia... "volo", in mezzo al Mare cado.. resto lì... consapevole del destino che m'aspetta, perchè in fondo è sempre stato questo il mio giro di Boa, questo.. ogni sacrosanta volta.

(Ammetto che avrei voluto scrivere, aggiungere altro... per spiegarmi meglio ma, questo è quanto.)

domenica 20 dicembre 2009

Lumicini.....

Venerdì 19 Dicembre, serata gelida di neve battente bandiera polare.... qualcosa sotto quella coltre bianca si stava muovendo, serpeggiava girandomi intorno come una spirale che andava a finire lì, davanti ai miei piedi.... per ben 2 volte nella stessa serata. Ho incontrato 2 persone, la prima è una di quelle che non caga nemmeno se gli punti un revolver alla tempia, l'altra persona... mai vista prima. Qual' è il punto!!??!!... che queste persone si sono messe a parlare con me senza motivo apparente, parlavano.. zavagliavano.. cercavano con gli occhi la mia approvazione alle loro storie, e per quel che ciò capito ho provato a dire la mia, ben poco in realtà, più che altro ascoltavo, ascoltavo, ascoltavo.... e mentre parlavano però, mi sono accorto che... erano soli, nel senso di solitudine umana, e ho incominciato a pensare che le persone così, trovino persone come loro per aprirsi.. anche agli estranei, come me, sembra quasi una di quelle cose tipo... sei al buio, e lì dentro vedi solo qualche lumicino, così ti ci avvicini, li guardi negli cchi e dici..."eccone un' altro/a!!"... ma questa cosa non mi torna... forse loro mi hanno visto così, serio.. silenzioso.. messo lì da una parte.. embè!!??!!.. che c'è di male a starsene per i fatti propri?? uno mica è solo o ci si sente solo perchè stà lì e si guarda intorno, magari c'avevo i miei Viaggi da sbrogliare... e questi 2 lumicini che fanno??!!??... mi devastano il cervello!!! in realtà non mi dispiace aver chiacchierato con loro, ma è il perchè che mi da noia, poi, magari, anzi spero di essermi sbagliato... magari erano solo un pò sbronzi... tutto qui, chissà... chissà se quei 2 lumicini sono ancora accesi o si sono persi nel buio di queste notti gelide innevate.........

domenica 13 dicembre 2009

Fish Bowl.......

".... e parlarono a lungo, per un tempo infinito, per tutta la vita si parlarono con i silenzi, uno di fianco all'altro, avvolti da suoni e luci che tutto intorno guardavano ammirati la loro strana incomprensibile volontà, ma forse sapevano di non aver bisogno di dirsi niente... sapevano che tutto quello che era importante per loro era già lì dentro, dentro le loro teste, dentro i loro movimenti morbidi, dentro agli sguardi apparentemente indifferenti, dentro le loro voci invisibili... perchè con quelle, con quelle voci invisibili loro, parlavano... e parlarono a lungo.. per un tempo infinito."

giovedì 10 dicembre 2009

OGNI VOLTA...CHE !?!?!

"... ogni volta che non guardo in faccia niente...
ogni volta che rimango.. con la testa tra le mani
e rimando tutto a domani..."

... la canzone la conosciamo tutti... del testo ci cavo giusto qualche frase che mi creano l' orticaria, per il resto ci siamo.

Per la prima volta (e sarà l'ultima) ho pubblicato questa foto che non è scattata da me, ma il gioco tra "scatto-dispetto" e "posa-antidispetto" hanno creato quest'immagine che mi piace molto.. (bravo/a per il click !!) .... e rende l'idea della frase, ma anche dell' intero testo, credo... bòh !!

domenica 6 dicembre 2009

Il Bidone... dentro!!

... accettarsi per quello che si è... viversi bene con i propri difetti... viversi sapendo che non saremo mai quello che sognavamo... ne per noi, ne per gli altri.... essere consapevoli dei propri limiti, essere consapevoli che gli altri accettano i nostri limiti, e sorridere di quello che siamo.. perchè è quello che possiamo essere, ma non per mancanza di fiducia in se stessi... ma perchè siamo quello che il destino deve aver studiato meticolosamente per noi nelle sue notti insonne mentre guardava un film in bianco e nero sotto intitolato in Austro-Ungharico mentre fuori pioveva a dirotto e i suoi panni stesi si stavano inzuppando di pioggie acide e la vecchia prostituta della porta accanto "cantava" le sue lodi al Signore per il giovane che le stava stirando le grinze col suo "ferro" caldo e il rubinetto del lavandino del locale caldaie risucchiava su l'acqua come un filmato guardato al contrario e l'omino in bicicletta senza parafanghi e carter e fanalini bestemmiava per tutta la fanghiglia che si tirava sù da solo mentre dalla finestra del palazzo di fronte un bambino un pò stronzo gli tirava dietro con la cerbottana dei pallini di cerume e caccole precedentemente preparate con sapienza da uno strano gioco della sua lingua & palato e amalgamato da una buona dose di saliva a fare da collante e il chitarrista laggiù nel seminterrato s'incazzava perchè quell' accordo, proprio quello.. non gli veniva, e si incazzava mentre lo sbirro si prendeva un caffè macchiato caldo corretto al Zabov con tre bustine di zucchero aromatizzate alla Sanbuca con Mosca... Vera!! e si lamentava che non c'erano più le stagioni e il barista lo guardava male pensando che forse lui (lo sbirro) avrebbe potuto anche andarsene Affanculo.... e intanto in soffitta in quell'angolo buio un secchiello da spiaggia fuxsia conteneva un libro ingiallito dal titolo dimenticato nella memoria di ogni granello di polvere che lì s'accingeva a trascorrere la propria eternità e a 1814 km da lì nel bel mezzo di una festa in maschera a tema "tarzan in metropolitana" c' era un tipo vestito da topo ma se provavi a tirargli la maschera in realtà gli stavi tirando la faccia e allora tutti dicevano "cacchio che rooobaaa!!" tra sguardi atterriti sorpresi schifati ri-sorpresi increduli allienati e lui invece sorrideva tranquillo lui sorrideva... perchè sapeva cos'era, s'accettava.. (senza spargimenti di sangue) sapeva che poteva essere quello che era per il Mondo e se un giorno avesse cambiato idea sul suo modo di esistere ne avrebbe parlato al telefono con un interurbana a carico del destinatario che in questo caso era il destino che non riusciva a prendere sonno nelle sue notti insonni e che in fondo gli faceva piacere pagare qualcosina per parlare con qualcuno al telefono per non sentirsi più solo davanti a quel film che ormai stava finendo e dopo avrebbero dato una replica di Happy Day's...(Ancora!?!?) e quindi e questo che c' ha reso così... cioè, accettati da noi stessi e dagli altri, però, non sono mica ancora tanto convinto di questa teoria ma.. quando ho visto stò Bidone sorridere.... mi ha fatto un certo effetto, non ve lo so spiegare però... c'ha qualcosa stò bidone... c'ha tutto stò viaggione dentro il suo sacchetto nero, ecco!! forse è per questo che sorride, per tutti i viaggioni della gente che passando di lì butta via qualcosa di sè, ma lui no.. lui li vive da dentro e si fa dei gran viaggioni pensando a quelli che li hanno buttati.. LUI SI VIVE LE VITE E LE STORIE E I VIAGGIONI DELLA GENTE, CAPITO??!!??... CAPITO CHE STORIA E MAI QUESTA!!!??!!!.... questa è la storia di un bidone che sorride e ci prende in giro tutti, perchè noi viviamo di speranze e lui dei nostri sogni, che tanto.. lui si è sicuramente accettato.... ma noi????!!???? forse siamo anche noi un pò Bidoni dentro, per questi motivi o semplicemente perchè le sentiamo dentro le vite degli altri, delle persone che sentiamo vicine, a volte lontane o estranee... già, anche questo è un buon punto d'osservazione... Bidoni dentro... mah!!!

giovedì 3 dicembre 2009

La verità degli occhi .

"Scivolami addosso.. come farebbe un' ombra al calar della sera...
Non sentirti strano/a se l'aria ti ricorda come siamo stati.. come eravamo... Quello che ormai siamo...
Assaggiamo i colori che ci siamo regalati come fragranti momenti d'Infinito...
Lasciamo che l'ibarazzo di un Sole assonnato si nasconda nel riflesso di pupille mai raccontate...
Scivolami addosso.. andandotene via.. senza voltarti.. come se domani tutto dovesse ricominciare da capo.. come se fosse semplice... ".

(I due si rividero solo un' ultima volta... e poi mai più.)