domenica 6 dicembre 2009

Il Bidone... dentro!!

... accettarsi per quello che si è... viversi bene con i propri difetti... viversi sapendo che non saremo mai quello che sognavamo... ne per noi, ne per gli altri.... essere consapevoli dei propri limiti, essere consapevoli che gli altri accettano i nostri limiti, e sorridere di quello che siamo.. perchè è quello che possiamo essere, ma non per mancanza di fiducia in se stessi... ma perchè siamo quello che il destino deve aver studiato meticolosamente per noi nelle sue notti insonne mentre guardava un film in bianco e nero sotto intitolato in Austro-Ungharico mentre fuori pioveva a dirotto e i suoi panni stesi si stavano inzuppando di pioggie acide e la vecchia prostituta della porta accanto "cantava" le sue lodi al Signore per il giovane che le stava stirando le grinze col suo "ferro" caldo e il rubinetto del lavandino del locale caldaie risucchiava su l'acqua come un filmato guardato al contrario e l'omino in bicicletta senza parafanghi e carter e fanalini bestemmiava per tutta la fanghiglia che si tirava sù da solo mentre dalla finestra del palazzo di fronte un bambino un pò stronzo gli tirava dietro con la cerbottana dei pallini di cerume e caccole precedentemente preparate con sapienza da uno strano gioco della sua lingua & palato e amalgamato da una buona dose di saliva a fare da collante e il chitarrista laggiù nel seminterrato s'incazzava perchè quell' accordo, proprio quello.. non gli veniva, e si incazzava mentre lo sbirro si prendeva un caffè macchiato caldo corretto al Zabov con tre bustine di zucchero aromatizzate alla Sanbuca con Mosca... Vera!! e si lamentava che non c'erano più le stagioni e il barista lo guardava male pensando che forse lui (lo sbirro) avrebbe potuto anche andarsene Affanculo.... e intanto in soffitta in quell'angolo buio un secchiello da spiaggia fuxsia conteneva un libro ingiallito dal titolo dimenticato nella memoria di ogni granello di polvere che lì s'accingeva a trascorrere la propria eternità e a 1814 km da lì nel bel mezzo di una festa in maschera a tema "tarzan in metropolitana" c' era un tipo vestito da topo ma se provavi a tirargli la maschera in realtà gli stavi tirando la faccia e allora tutti dicevano "cacchio che rooobaaa!!" tra sguardi atterriti sorpresi schifati ri-sorpresi increduli allienati e lui invece sorrideva tranquillo lui sorrideva... perchè sapeva cos'era, s'accettava.. (senza spargimenti di sangue) sapeva che poteva essere quello che era per il Mondo e se un giorno avesse cambiato idea sul suo modo di esistere ne avrebbe parlato al telefono con un interurbana a carico del destinatario che in questo caso era il destino che non riusciva a prendere sonno nelle sue notti insonni e che in fondo gli faceva piacere pagare qualcosina per parlare con qualcuno al telefono per non sentirsi più solo davanti a quel film che ormai stava finendo e dopo avrebbero dato una replica di Happy Day's...(Ancora!?!?) e quindi e questo che c' ha reso così... cioè, accettati da noi stessi e dagli altri, però, non sono mica ancora tanto convinto di questa teoria ma.. quando ho visto stò Bidone sorridere.... mi ha fatto un certo effetto, non ve lo so spiegare però... c'ha qualcosa stò bidone... c'ha tutto stò viaggione dentro il suo sacchetto nero, ecco!! forse è per questo che sorride, per tutti i viaggioni della gente che passando di lì butta via qualcosa di sè, ma lui no.. lui li vive da dentro e si fa dei gran viaggioni pensando a quelli che li hanno buttati.. LUI SI VIVE LE VITE E LE STORIE E I VIAGGIONI DELLA GENTE, CAPITO??!!??... CAPITO CHE STORIA E MAI QUESTA!!!??!!!.... questa è la storia di un bidone che sorride e ci prende in giro tutti, perchè noi viviamo di speranze e lui dei nostri sogni, che tanto.. lui si è sicuramente accettato.... ma noi????!!???? forse siamo anche noi un pò Bidoni dentro, per questi motivi o semplicemente perchè le sentiamo dentro le vite degli altri, delle persone che sentiamo vicine, a volte lontane o estranee... già, anche questo è un buon punto d'osservazione... Bidoni dentro... mah!!!

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