mercoledì 23 marzo 2011

Come Falene d' avanti ad uno specchio Interiore.



"... - sembrava una Falena spendidaesausta, e io la guardai - come venisse da lunghissima migrazione, esausta, splendida, lì. Guadagnava centimetro dopo centimetro, con una fatica immensa, e non sembrava conoscere l' ipotesi di fermarsi. Avvitava ogni movimento intorno all' asse della sua malformazione, eppure procedeva, srotolava sussulti interpretabili come passi, e così avanzava..."

(City - A. Baricco.)

Vediamo o ci troviamo in situazioni che viviamo da fuori, ma che emozionandoci.. ci catturano, le sentiamo vicine, nostre, e spesso non sono altro che il riflesso di ciò che siamo e che spesso eludiamo con il trascorrere dei tempi... quei tempi giusti di un percorso che forse non ha fine, o forse è finito da un pezzo... ma come dico sempre, bisogna andare avanti...

4 commenti:

Sarah ha detto...

E noi andiamo avanti, guardando ogni tanto dietro per aver memoria di ciò che è stato, ma sempre con un piede verso il domani e con la testa aperta. Ci vogliono gambe forti, pane e coraggio... come dice il caro Fossati :)

paranhouse-hurt mao ha detto...

X Sarah: "testa aperta", "gambe forti", "pane e coraggio"... sono buoni motivi per guardare al domani.

ri- ben tornata SarahMaraptica !!

prendimi l'anima ha detto...

è la parte del libro in cui il prof. Kilroy guarda quella giapponese al museo d'orangerie a Parigi, vero ? qunado parla della lezione sulla ninfee di Monet...molto bello...

paranhouse-hurt mao ha detto...

X Lucia: esatto ;-) è proprio quel meraviglioso "punto"!!... e rivedersi nelle emozioni provate nei giorni scorsi, proprio come quella Falena... è stato stupendo !!

ciao Lucia !!